Il Lotto O è finito, dopo 8.765 giorni / LE FOTO

TERAMO – Se due anni fa, nel marzo 2011, il sindaco Maurizio Brucchi tagliando il nastro del primo tratto del Lotto Zero disse "scusate il ritardo", stamattina alla Cona, visibilmente emozionato ha sottolineato con "un scusate se è poco" la conclusione di un’opera tanto attesa per la città di Teramo. Il Lotto 0 oggi è finito. Una frase che aspettavamo di scrivere da anni, per la precisione da 8.765 giorni, 292 mesi, poco più di 24 anni… Da teramani abbiamo speso quasi cinque lustri della nostra vita per poterla percorrere, da cittadini abbiamo speso 75 milioni di euro, di cui 6,5 milioni l’ultimo tratto inaugurato oggi. L’ex sottosegretario Gianni Letta, presente all’inaugurazione alla rotonda della Cona (assieme al Governatore Gianni Chiodi, all’assessore regionale ai Trasporti, Giandonato Morra, e ai vertici dell’Anas), uscita Teramo ovest da oggi, ha sottolineato come spesso la politica fa ma poi l’apparato e qualche oppositore rallenta: il ricordo va a quel Pannella più giovane che s’incatenò a una ruspa che, al Ponte a catena, doveva aprire il cantiere di questa tangenziale che tutti hanno creduto dovesse restare nei sogni dei teramani. Pannella c’è ancora (ma come ha detto il governatorre Chiodi ‘si è ricreduto su un errore di gioventù’) e adesso anche il Lotto Zero, frutto di compromessi e vicissitudini che hanno soltanto rallentato lo sviluppo di questa città, soffocata nello smog e dalle macchine fino a 31 mesi fa quando in via Conte Contin, oggi svincolo Teramo centro, fu tolto il primo tappo a una incompiuta. A ripercorrere l’iter degli intoppi che si sono avvicendati negli anni, rendendo "archeologica" l’infrastruttura cosi come gli scavi della Madonna della Cona (riqualificati e portati alla luce dall’Anas), è stato il governatore Gianni Chiodi. "C’è stato prima il fonte del ‘No’ degli ambientalisti privi di responsabilità – ha detto Chiodi – poi l’incertezza delle norme e delle sentenze contrastanti di Tar e Consiglio di Stato che paralizzavano la Pubblica Ammnistrazione. Dai tribunali amministrativi si è poi passati ai tribunali fallimentari per le aziende in dissesto, oggi l’interferenza degli scavi archeologici riconsegnati dall’Anas. Fortuna? Credo che sia l’impegno e il sacrificio degli amministratori a fare la fortuna di chi taglia i nastri. Adesso parliamo di Lotto Uno". Allo ‘stappo’ di oggi c’erano in tanti: una sfilata di autorità e facce di politici e amministratori, anche di chi fino a ieri non sapeva cosa significasse quella dicitura "Lotto 0", tanti quanto grosso è l’avvenimento, al di là della banaizzazione che si tratta in fin dei conti di un tratto di 2,8 chilometri di asfalto, tre viadotti e cinque gallerie. Parole, tante, tanta gente (ha dato forfait invece il ministro Lupi) e dalle 17 di oggi, un ponte più lungo verso il mare, verso quello snodo, la Teramo-mare che da un lato e dall’altro ci avvicina alla civiltà, al resto del mondo, senza far soffrire ogni giorno il cuore della città. A tagliare il nastro è stato il figlio Filippo per esorcizzare l’auspico che fece due anni fa lo stesso Letta all’inaugurazione del primo tratto. "Sindaco – speriamo che non sia suo figlio da sindaco tra altri 20 anni a inaugurare il secondo lotto". "E’ stato sì mio figlio a tagliare il nastro – ha detto Brucchi rivolgendosi all’ex sottosegretario – ma due anni dopo".